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Incontri culturali, conferenze, seminari

 

 

 

Presentazione Quaderno "Rerum Maritimarum"  n. 19 

Mediterraneo dei pescatori, Mediterraneo delle reti, di Maria Lucia De Nicolò

 

In questa pubblicazione vengono presi  in esame alcuni importanti processi che toccano l’evoluzione delle attività alieutiche, a partire da un excursus su alcuni sistemi venatori che partono dal mondo antico attraversando varie aree del Mediterraneo, fino ad arrivare all’introduzione, nei secoli dell’età moderna della tecnica a strascico (pesca a coppia) e alla sua regolamentazione per difendere la fauna ittica e l’ambiente marino. Uno spazio è riservato ad un’analisi dell’industria della pesca nelle Marche del Settecento.

 

 

 

 

 

 

Primo appuntamento del ciclo di conferenze sul tema "Comunità costiere delle Marche dal' Antico al presente"
venerdì 24 Febbraio, ore 16,30

Dipingo tutto quello che vedo perche presto sparirà. La motorizzazione delle barche pescherecce, Giuseppe Merlini

 

Giuseppe Merlini, in questo primo incontro, tratterà il tema dell'avvio della motorizzazione delle barche pescherecce.
I primi tentativi di introdurre il motore a bordo delle barche pescherecce si fanno risalire alla prima metà del Novecento quando, dopo lunghe discussioni tra gli addetti ai lavori e i rappresentanti delle società marchigiane per la pesca, vennero compiuti degli esperimenti su dei battelli porta-pesce. Il varo del “S. Marco” sulla spiaggia di San Benedetto del Tronto nel maggio del 1912 e del “Roma” a Porto San Giorgio nel luglio dello stesso anno, sono i primi esempi in Italia di utilizzo del motore come sussidio alla vela. Sempre nel 1912, per un primo esperimento governativo di pesca con battello a vapore, nelle acque antistanti Ancona, grazie alla Cooperativa dei pescatori del capoluogo dorico, veniva varato il "Conero". Anche se si dovettero attendere almeno altri due decenni prima che si affermasse in maniera definitiva il motopeschereccio, la fine di un’epoca era segnata. Con la vela ammainata tramontava anche il sistema di pesca a coppia e, a bordo delle barche pescherecce, veniva introdotta una nuova figura professionale indispensabile per “governare” il motore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo appuntamento del ciclo " Comunità costiere delle Marche dall' Antico al presente"
venerdì 24 Marzo, ore 16,30

Le donne al fianco e dei pescatori e di fronte al mare,  Mario Ercolani e Francesca Portavia

 

Per il secondo incontro del ciclo di conferenze su tema “Comunità costiere delle Marche dall’Antico al presente”, dedicato a Marotta, interverranno i rappresentanti dell'Associazione Malarupta, Mario Ercolani e Francesca Portavia con una conversazione sul tema Le donne al fianco dei pescatori e di fronte al mare.  

 

“Quando si sposa un pescatore non si sposa solo un uomo ma anche un mestiere duro e diverso da tutti gli altri”.

 

La conversazione prende spunto dalla memoria del gesto eroico compiuto nel novembre 1917 da undici giovani donne di Marotta per approfondire il ruolo femminile nell’ambito della società marinara e rivalutarlo all’interno di una realtà lavorativa (la pesca) troppo spesso considerata solo al maschile. Pazienti e tenaci, sottomesse e al contempo intraprendenti, attive e solidali, pronte ad affrontare anche le tragedie del mare senza rassegnazione, le donne sono state da sempre il perno fondante della famiglia marinara. A loro incombevano le mansioni da svolgere a terra e a sostegno della famiglia quando gli  uomini erano in mare. Un destino, quello delle “donne di mare” che ha subito trasformazioni nel tempo, di pari passo con l’evoluzione della pesca. 

 

 

 

 

 

 

Primo appuntamento del ciclo "Presentazione libri e ricerche  a Villa molaroni"
venerdì 21 Aprile, ore 16,30

Rotte e velieri nell' Adriatico del Settecento, Zrinka Podhraski Cizmek presenta il III volume dei Regesti marittimi croati di Nikola Colak

 

Zrinka Podhraški Čizmek presenta il terzo volume dei Regesti marittimi croati di Nikola Čolak, che mettono in rassegnatutti i tipi di navi in circolazione nel Golfo di Venezia durante il XVIII secolo. L’importante opera di Nikola Čolak restituisce, con la pubblicazione di diverse migliaia di documenti, informazioni su tipologie, viaggi, carichi di navigli in entrata ed uscita da vari porti adriatici: Trieste, Venezia, Ancona, Fano, Otranto sulla sponda occidentale, Parenzo, Rovigno, Cherso, Zara, Spalato, Lesina, Curzola, Ragusavecchia, Castelnuovo, Cattaro, Budua, Scutari, Durazzo, Valona su quella orientale. Si evidenziano oltre cinquanta diversi tipi navali dalle cui caratteristiche è possibile ricostruire un vivissimo commercio giornaliero e settimanale non solo fra le due sponde (trabaccoli, pieleghi, tartane, brazzere, polacche, grippi) ma anche un consistente traffico verso più impegnative rotte marittime, dentro e fuori del Mediterraneo (fregate, fregatoni, marciliane, urche, galeoni). Le caratteristiche tecniche, le portate delle navi, i loro stessi nomi aprono alla conoscenza di uno spaccato culturale estremamente affascinante e significativo dell’intenso scambio mercantile che ha contrassegnato i secoli d’ancien regime che andato a definire anche le identità locali.

 

 

Terzo incontro del ciclo "Comunità costiere delle Marche dall' Antico al presente"
Venerdì 28 Aprile ore 16,30

La comunità costiera di Cupra Marittima tra passato e presente, Vermiglio Ricci e Giovanni Ciarrocchi

 

Il terzo incontro del ciclo di conferenze sul tema “Comunità costiere delle Marche dall’ Antico al presente”, con la conversazione di Vermiglio Ricci e Giovanni Ciarrocchi (Archeoclub di Cupra Marittima) è dedicato a Cupra Marittima.
La località di Cupra Marittima deve il suo nome alla presenza del santuario dedicato alla Dea Cupra.
Attorno ad esso si sviluppò il più antico insediamento con il suo porto aperto ad una intensa rete commerciale sul Mediterraneo. Gli scavi archeologici, condotti in tempi recenti a più riprese e limitati a poche aree, evidenziano la nascita, l’espansione e l’abbandono definitivo dell’insediamento con lo sviluppo medievale nelle realtà collinari di Sant’Andrea, Marano e Boccabianca, che formeranno, in epoca moderna, l’odierna località. In questa sequenza storica si sviluppano tutte le attività connesse con il mare: la dimensione religiosa attraverso “i santi venuti dal mare”, la frequentazione dell’approdo per il commercio marittimo a cui si lega in tempi più recenti la diffusione dei trabaccoli e la pesca con le vongolare.

 

Venerdì 19 Maggio ore 16.30
Granchi. Natura e cultura, Luca Sguanci

 Una collezione di granchi porta con sé mille narrazioni possibili e interconnessioni. Racconta di drammatiche estinzioni, di mirabili invasioni, dello sguardo attento del biologo marino, del paleontologo o del tassonomista e, perché no, anche del pescatore. I granchi sono entrati anche nell’immaginario collettivo, con la definizione di miti del mare che hanno loro conferito anche simboliche cariche protettive e scaramantiche tipiche di amuleti e talismani. Raccontano di un mondo che si modifica sulla base delle domande che l’uomo pone alla natura e a sé stesso. I granchi sono una risorsa per il mare, materia di studio per gli specialisti del settore, ma diventano anche, attraverso il progetto dell’Associazione Azobè Onlus “Il Museo  suona il campanello”, campo di osservazione per un viaggio nel welfare e nelle sue necessità.

 

 

 

Venerdì 26 Maggio ore 16.30
Cantieri sotto le stelle. La forza delle donne nel mondo dei pescatoti, Carlo Vitali e Nicola Gaetini

Una prima relazione, presentata da Carlo Vitali, riguarderà la costruzione delle barche che, in mancanza di un porto ben organizzato, a Porto Recanati, venivano allestite nei cantieri a cielo aperto operativi lungo l’arenile. Si avvicenderà poi Nicola Gaetini per parlare del ruolo delle donne che nella società dei pescatori svolgevano molteplici attività a sostegno dell’economia familiare e costituivano un punto di forza non solo nell’educazione dei fili e nella gestione della casa, ma anche nei rapporti commerciali per la vendita del prodotto. 

 

 

 

 


 

Sabato 3 Giugno ore 17.00
Cortigiane e streghe a Venezia nel Seicento, Giulia Morosini

Come poteva una cortigiana diventare una strega? Nella Venezia del '600 in molti processi per stregoneria dibattuti nel tribunale del Santo Uffizio  si ritrovano  donne che, per vivere, vendevano il proprio corpo. Non era però la stregoneria (reale o immaginata) il reato che i delatori volevano colpire, bensì, nella maggior parte dei casi, l'amore. La stregoneria costituiva l'accusa contro donne colpevoli di aver contratto un matrimonio percepito dalla società veneziana come illecito. La cortigiana innamorata e le sue relazioni, divennero un fattore di instabilità sociale che con le nuove disposizioni della controriforma non era più tollerato. L'amore illecito, le sue manifestazioni fisiche e la condizione di relativa libertà di queste donne, crearono un sistema di significati in cui la cortigiana, intesa come elemento perturbante il corpo sociale, finì per essere additata come la strega per eccellenza.

 

 

 

Domenica 25 Giugno ore 17,00

Civitanova Marche. La carta dei fondali, Primo Recchioni

Conversazione di Primo Recchioni (Civitanova Marche) sul tema delle attività di pesca e sulla produzione con proiezione di materiale documentario La batimetria marina è un insieme dei valori della profondità che servono a determinare il fondo della zona di mare attraverso linee curve chiamate isobate. La carta batimetrica indica le varie profondità e le diversità dei fondali dell’Adriatico centro-settentrionale. Si evidenziano differenze tra le zone marine di nord, centro, sud Adriatico, così come differenti temperature e diversi gradi di salinità. Vengono prese in esame le zone di pesca frequentate quotidianamente dai pescatori, con ragguagli sulle tipologie delle specie ittiche catturate, sulla loro stagionalità sul mercato ittico di Civitanova Marche con un excursus sulla storia della pesca, delle imbarcazioni e dei sistemi di cattura.

 

 

 

Venerdì 30 Giugno ore 19.00
L'Uomo che piantava gli alberi, Natura,clima, stagioni nelle pagine letterarie, Letture di Lucia Ferrati

Primo incontro serale con le Letture nel Parco di Villa Molaroni per ascoltare dalla voce di Lucia Ferrati il racconto di Jean Giono: L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI,1953.

Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta "come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione".

Introdurrà la serata Francesca Pedini.  

 

 

 

 

Venerdì 14 luglio ore 19,00

Letture nel Parco Villa Molaroni

Quarta edizione dedicata a "Natura, clima e stagioni nelle pagine letterarie" in collaborazione con  Lupus in fabula e Biblioteca San Giovanni. Secondo incontro serale per ascoltare dalla voce di Lucia Ferrati il racconto di Marcovaldo ovvero le stagioni in città di Italo Calvino. Introduce Francesca Pedini.

 

 

 



Venerdì 21 Luglio ore 21.00
Presentazione libro

Marco Mascellani presenta il libro ‘Delfini d’acciaio’ nel Parco di Villa Molaroni e nell’occasione verrà allestita  a Villa Molaroni una piccola mostra con documentazione (carte, oggetti, capi di abbigliamento/divise militari) della Marina Militare. 

 

 

 

 


Domenica 30 Luglio ore 17.00
Il mare, la guerra, la morte. La necropoli picena dei Palmensi, conversazione di Giacomo Recchioni

Nel dicembre 2016 durante alcuni scavi finalizzati alla realizzazione di un gas viadotto a Torre di Palme in provincia di Fermo, dalle pendici di un affioramento pleistocenico sono riemerse alcune sepolture  appartenute a un'aristocratica famiglia del Piceno marittimo. Il gruppo di tombe risalente al VI secolo a.C. fu realizzato proprio a ridosso della costa. Armi e gioielli ne ostentarono il rango, facendo presagire una comunità rivierasca composta da un'elevata presenza di armi e una certa vivacità commerciale proiettata in Adriatico. Durante l'incontro infatti verranno esposti i temi inerenti la portualitá arcaica dell'area in questione e le forme di potere che si svilupparono in questa misteriosa città di Palma, ricordata dai poeti latini come Varrone, Columella o Plinio.

 

 

 


Domenica 20 Agosto ore 21.00

Maria Grisi. Una voce ritrovata, presentazione del libro di Marco Angelotti e inaugurazione della mostra Da Rossini a Wagner. Memoria e immagini di Maria Grisi, soprano pesarese (20 agosto - 24 settembre 2017), a cura di M. Angelotti

Presentazione del libro di Marco Angelotti nel Parco di Villa Molaroni. Nata a Pesaro nel 1873, figlia del capitano marittimo Raffaele Grisi e Orsola Pretelli, Maria è stata una cantante di fama internazionale. Ha calcato le scene nei teatri più prestigiosi del tempo, dal Carlo Felice di Genova alla Scala di Milano e fu impegnata in tour in tutto il mondo facendo conoscere la sua voce da Atene a Città del Messico a L’Avana, a Lisbona ecc.
Il libro trova allegato un CD contenente uno speciale riversamento di brani, da Rossini a Wagner, che consentono di riascoltare famose arie operistiche dalla viva voce del soprano pesarese.
Mostra di stampe, manifesti, fotografie, documenti sulla vita del soprano pesarese Maria Grisi. Inaugurazione in contemporanea con la presentazione del libro di Marco Angelotti “Maria Grisi una voce ritrovata”. La mostra rimarrà aperta fino al 24 settembre.

 

 

 

 


Domenica 27 Agosto ore 17.00
Porto San Giorgio tra Ottocento e Novecento, conversazione di G. Rongoni e S. Cameli

Già Porto di Fermo, dall’inizio dell’Ottocento l’insediamento costiero di Porto San Giorgio si è andato sviluppando, con il potenziamento della marineria peschereccia, divenuta la più importante del Piceno nella seconda metà del secolo XVIII, fino a raggiungere l’autonomia da Fermo, città dominante. La conversazione punta ad evidenziare le peculiarità di un luogo che ha determinato la formazione di un patrimonio culturale e una specifica identità  marittima. Alcuni cenni vengono riservato all’excursus storico che insegue l’evoluzione del paese marinaro fino al suo decollo turistico con l’origine della stazione balneare. Si parlerà poi di tradizioni popolari, di trasformazioni urbanistiche, sociali ed economiche, scorrendo filmati, immagini antiche e recenti, documenti d’archivio. Infine un cenno al progetto museale, a cominciare dall’esame e funzioni conservative dei beni culturali tangibili: la Rocca e le mura dell’antico castello, il Teatro, la salara, le strutture portuali-pescherecce e turistico-balneari, per concludere con l’idea di un innovativo Museo del mare.

 

 

 

 

 

 

Ottavo appuntamento del ciclo " Comunità costiere delle Marche dall' Antico al presente"
domenica 24 Settembre, ore 16,30
Senigallia. La cultura marinara e le attività degli "Amici del molo", conversazione di L. Leoni, A. Antonietti, G. Pasquali, W. Durpetti e S. Paolini

Conversazione a più voci sulle attività alieutiche e sulla cultura marinara del porto di Senigallia. La Fratellanza degli Amici del Molo è una associazione di persone che amano il mare e le sue tradizioni e che si riuniscono nel cosiddetto capannino, situato sul molo di ponente del porto di Senigallia, per parlare del mare, del porto e di tante storie individuali e collettive che sono passate per quegli spazi. Lo spunto propulsivo è venuto nel 1982 da Vinicio Mesturini ed Aurelio Serafini ed altri pescatori e lavoratori portuali in pensione che frequentavano le banchine del porto. Sin dalle prime battute un contributo fondamentale è stato dato dal professor Sergio Anselmi che, per aiutare a costruire il famoso capannino, editò alcune pubblicazioni sulla storia della marineria senigalliese che ancora oggi sono molto ricercate dagli appassionati di storia locale. In questo incontro racconteremo la storia dell'associazione, del contributo del professor Anselmi, del presente ancora molto dinamico nelle collaborazioni con amministrazioni, scuole ed associazioni e del futuro che si prospetta per questo pezzo di storia senigalliese.
Relatori: Leonardo Leoni, Ada Antonietti, Giorgio Pasquali, Wilma Durpetti, tutti referenti storici dell’Associazione. Simone Paolini illustrerà i motivi per il quale un giovane si è avvicinato a questo storico sodalizio di “diversamente giovani” e di come cerca di coinvolgere i propri coetanei per portare avanti le storie e le barche di questi suoi Amici del Molo.

 

 

 

 

 


 

Nono appuntamento del ciclo " Comunità costiere delle Marche dall' Antico al presente"
venerdì 27 Ottobre, ore 17,00
Per un " Museo della marineria" a Fano, conversazione di G. Badiali, S. Berluti, A. Lorenzetti

Conversazione a più voci tesa ad illustrare alcuni propositi museali basati sul recupero di immagini, documenti e di esperienze prodotte nel passato attraverso ricerche individuali, mostre, conferenze e incontri culturali. Giorgia Badiali offrirà, con l’analisi di reperti archeologici, alcune valutazioni sugli aspetti ‘marittimi’ di Fano nell’antichità; Alida Lorenzetti tratterà gli aspetti socio-antropologici della gente di mare; Sauro Berluti presenterà le iniziative e i propositi museali dell’associazione “Il Ridosso” volti a ribadire il valore di un patrimonio tangibile e intangibile espresso dalla comunità dei portolotti e a  restituire alla memoria collettiva le tappe più significative dell’affermazione a Fano di un’identità marinara.

 

 

 

Decimo e ultimo appuntamento del ciclo " Comunità costiere delle Marche dall' Antico al presente"

Venerdì 15 Dicembre, ore 16.30
Pesaro e il suo litorale, conversazione di G. Falciasecca. A seguire Porto e cantieri. Pesaro nella prima metà del Novecento, mostra a cura di F. Filippini e A. Del Bianco

Ultimo appuntamento del ciclo “Comunità costiere delle Marche fra antico e presente” che prevede una conversazione sulle attività del Museo della Marineria di Pesaro con riferimenti anche all’Ecomuseo Casa del Porto di Gabicce Mare e alle iniziative di Fiorenzuola di Focara. Al contempo si presenterà, con una relazione di Gabriele Falciasecca, la mostra Porto e Cantieri. Pesaro nella prima metà del Novecento che potrà essere visitata nel periodo natalizio con visite guidate.  La mostra, affidata alla curatela di Fausto Filippini e Adriano Del Bianco, mette in visione una ricca scelta di cartoline postali dei primi decenni del Novecento, provenienti dalla collezione di Anna Geisser Pagani e, specialmente per le immagini relative alla carpenteria navale, materiali fotografici dell’archivio di Fausto Filippini.
Il catalogo della mostra Porto e cantieri. Pesaro nella prima metà del Novecento sarà in vendita presso il book shop del museo.


 

 


 

 

 

 
 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 13 Gennaio 2023 15:31