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Strategia museale e didattica

Pur essendo una città che si affaccia sul mare Pesaro non nasce come città porto. La stessa natura del sito, la geomorfologia del litorale, caratterizzato da bassi fondali, non favoriva questa possibilità.
Su questa vocazione marittima relativamente recente, maturatasi nei secoli dell’età moderna, si innesta la tradizione marinara di Pesaro di cui il museo di Villa Molaroni diventa l’espressione, attraverso il recupero conservativo della cultura materiale, del patrimonio immateriale dei saperi e delle tradizioni marinare e la messa a punto di manifestazioni volte a restituire alla memoria collettiva una corretta informazione sui caratteri originali e sull’evoluzione di questa identità ispirata e maturata dal rapporto della città con il mare. L’allestimento museale, l’esposizione di oggetti del lavoro e della quotidianità, immagini e documenti, con il corredo di spiegazioni storiche e tecniche, mirano a descrivere i caratteri originali dell’identità marittima di Pesaro, dando modo al visitatore di scoprirne le cause e l’evoluzione nel tempo, scandito attraverso una serie di segmenti tematici. La marineria, gli usi e costumi della gente del porto, le barche, normalmente considerati altrove come esclusivo “oggetto del folclore”, vengono affrontati nel percorso di visita in questa struttura museale come “soggetto di storia”.
L’intento principale nella riorganizzazione del museo è stato quello di potenziare la chiave di lettura degli oggetti facenti parte del vecchio allestimento, legati al vissuto più recente, con un racconto visivo e un corredo di schede didascaliche elaborati sulla base delle informazioni restituite dalle fonti, orali, archivistiche e documentarie, che hanno permesso di individuare le cause storiche delle identità locali evolutesi nel corso del tempo e di indagare su processi, relazioni e contaminazioni che hanno contribuito, nei secoli dell’età moderna, alla formazione della marineria pesarese, alla messa in opera di tipi navali innovativi, alla sperimentazione di inedite tecniche di navigazione e di pesca, all’avvio di una programmata organizzazione del lavoro sul mare e a terra. Il Museo Washington Patrignani di Pesaro non è insomma un semplice museo etnografico, omologo ai tanti musei di matrice marinaresca sparsi su tutto il territorio nazionale, ma rappresenta un deposito di tracce visive e documentarie capace di restituire alla memoria collettiva la storia e l’evoluzione della marittimità di Pesaro e delle comunità costiere contermini.

Ogni forma espressiva o linguaggio viene adottato per un fine divulgativo efficace.  Si sta lavorando per la produzione di un documentario esplicativo da inserire nel sito del museo per permettere anche ai visitatori virtuali di percorrere le sale tematiche e di soffermarsi sui contenuti, dando materia anche per potenziali approfondimenti. Per potenziare le relazioni nazionali e internazionali il Museo collabora, con funzioni di segreteria, all’organizzazione dell’International Summer School “Mediterraneo” dell’Università di Bologna e aderisce all’Associazione dei Musei Marittimi del Mediterraneo (AMMM). Nel 2011, con il sostegno del comitato scientifico del sodalizio (AMMM), ha organizzato le giornate del XVII Forum internazionale dedicato a “Musei marittimi e comunità costiere. Ricerca e valorizzazione dei territori: didattica museale e turismo culturale”, svoltesi a Pesaro e a Gabicce mare.

Ultima modifica il Domenica, 08 Agosto 2021 18:20